True crime al vertice anche in Australia

Il true crime continua ad essere la categoria podcast più gettonata, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Australia, come dimostra un nuovo studio condotto da On Device.

Tale studio ha confermato che il 53% degli australiani ascolta mensilmente podcast, per una media di ascolto di 1,6 ore al giorno. Essi, inoltre, hanno il 49% di probabilità in più di interagire quotidianamente con le trasmissioni radiofoniche, indicando una sinergia ancora molto viva tra i due formati audio.

true crime: preferito anche in Australia

Con il true crime ben saldo in cima alle preferenze degli ascoltatori, le categorie che seguono sono l’umorismo/commedia (39%), la società e la cultura (25%), la TV e il cinema (25%) e l’istruzione (24%). Al contrario, le categorie meno popolari risultano essere la narrativa (14%), la tecnologia (14%), la politica (10%), la bellezza (10%) e la moda (9%).

Allan Breiland, direttore della ricerca ANZ di On Device, ha riconosciuto che il panorama dei podcast australiani si sta evolvendo rapidamente e la preferenza per i contenuti true crime suggerisce che i podcast narrativi sono un mezzo molto forte per il coinvolgimento, oltre ad un forte interesse per la radio.
Questa correlazione è comunque interessante e conferma la complementarietà dei due mezzi. Si tratta, secondo Breiland, di una risorsa fondamentale che permette di attingere alle due diverse modalità di comunicazione cogliendo i vantaggi di entrambe.

Tra gli altri fattori emersi dallo studio, c’è ancora una netta prevalenza dell’utilizzo dei cellulari per l’ascolto dei podcast, con una percentuale del 79%. Le piattaforme preferite si confermano Spotify e YouTube rispettivamente al 54% e al 47%.

Passando al tema spinoso e attualissimo degli annunci, il 38% degli ascoltatori li apprezza per la fornitura di contenuti gratuiti, mentre il 33% ha espresso preoccupazione per il disordine degli annunci, evidenziando la necessità di strategie pubblicitarie più efficaci.

Questa esigenza nasce dal desiderio di accedere ai podcast per staccarsi dalla routine quotidiana pertanto i marchi e i produttori dovrebbero studiare strategie per non correre il rischio di scoraggiare gli ascoltatori o addirittura perderli.