Spotify presenta Africa Podcast Fund
Un’opportunità che Spotify offre ai paesi dell’africa per farsi conoscere e avvicinarci a tematiche interessanti e sconosciute
I podcast non hanno bisogno di presentazioni, né di spiegazioni, poiché sono ormai utilizzati ed ascoltati ovunque. Per questo, gli addetti ai lavori tengono d’occhio contenuti audio provenienti da qualsiasi parte del mondo.
Spotify, ancora una volta, dimostra di vederci lungo, con il lancio di un fondo che vuole supportare i podcaster africani.
Spotify lancia l’Africa Podcast Fund
Si chiama Africa Podcast Fund e prevede lo stanziamento di 100.000 dollari per rafforzare le carriere dei creator attraverso sovvenzioni finanziarie, workshop e opportunità di networking.
In particolare, il fondo ha selezionato 13 creatori che operano nei paesi africani con il numero maggiore di ascoltatori, che sono in particolare Sud Africa, Nigeria, Kenya e Ghana, e sarà amministrato da Africa Podfest, società con sede in Kenya, che mira all’ispirazione e all’elevazione dei podcaster africani.
L’obiettivo finale è quello di costruire un’industria di podcasting sostenibile e inclusiva che possa abbracciare tutta l’Africa.
Melissa Mbugua, co-direttore di Africa Podfest, ha condiviso il suo entusiasmo per questo progetto, e per lo sviluppo del podcasting in Africa, poiché dare voce agli autori africani significa raccontare la storia dell’Africa.
I titoli selezionati per il Fondo
In tutto, si tratta dunque di 13 podcast, e nello specifico: I nigeriani “I Said What I Said“, “Tea With Tay“, “F&S Uncensored” e “The Sandwich Podcast“, “The Messy Inbetween“, “Mantalk.ke” e “Nipe Story” dal Kenya.
Ci sono poi “Si Maman M’avait Dit” (Camerun), “Sincerely Accra” (Ghana), “After School Is After School” con Sis GU“, “The Journey Kwantu“, “Wisdom & Wellness with Mpoomy Ledwaba” e “Convos & Cocktails with Lesego Tlhabi” (Sud Africa).
Vediamoli nel dettaglio:
“Maman M’avait Dit“, del Camerun, si potrebbe tradurre “Se mia madre me l’avesse detto”, con Diane Audrey Ngako, imprenditrice, giornalista e collezionista d’arte che intervista ospiti ai quali fa domande per descrivere la loro vita, comprese carriere e relazioni.
“Sincerely Accra” è un podcast ghanese a episodi che descrive la vita urbana ad Accra. Le varie puntate alternano le voci della popolazione ad interviste in studio, prevalentemente in lingua inglese ma anche in Pidgin, Twi e Ga. Se ne occupano Joseph Nti e Kwame Asante, dando vita ad un podcast vivace e colorato, grazie alle molteplici personalità che vi partecipano, e ad un sapiente mix tra opinioni attuali e cultura pop.
“The Sandwich Podcast” è il podcast con il maggior numero di ascoltatori in Kenya ed è condotto da quattro creativi: Joan, Kibz, Nyamita e Owen. Sia le lingue sia gli argomenti sono variegati, poiché si spazia dall’inglese allo swahili e sheng, e si presentano di volta in volta stili di vita e di pensiero molto diversi tra loro, a seconda degli ospiti che intervengono.
Sempre dal Kenya arriva “The Messy Inbetween“, ospitato da Murugi Munyi e Lydia Mukami: tratta di amore, denaro, lavoro, vita e consigli guidati dall’esperienza vissuta. Si rivolge soprattutto alle donne, offrendo loro uno spazio sicuro per discutere le loro esperienze con sincerità e fermezza.
Con “Mantalk.ke” si rimane in Kenya, dove Eli Mwenda e Oscar Koome, affrontano tematiche delicate e interessanti come la mascolinità tossica, la paternità, il femminismo, gli appuntamenti e la cura di sé. I padroni di casa si mettono in gioco e arrivano ad approfondire argomenti scomodi ma utili.
Ultimo podcast proveniente dal Kenya è “Nipe Story“, ospitato e narrato dallo scrittore, giornalista e attivista queer keniota Kevin Mwachiro, che dà voce ai racconti africani scritti. Mwachiro fornisce una piattaforma per gli scrittori africani per far ascoltare i loro racconti.
“I Said What I Said” è sicuramente uno dei podcast più popolari in Nigeria, ed è realizzato da Feyikemi Abudu, un’imprenditrice entusiasta di aiutare le piccole imprese a crescere, e Jola Ayeye, una narratrice con un interesse fondamentale per la cultura africana contemporanea. Ogni settimana, ad ogni episodio si dividono tra tradizione millenaria e avvenimenti dell’attualità appartenente alla società nigeriana.
Di Taymesan è “Tea With Tay“, un podcast proveniente dalla Nigeria che ospita celebrità con le quali intavola conversazioni di attualità.
Ancora dalla Nigeria arriva “F&S Uncensored“, che affronta musica, cultura pop ed esperienze personali. Ospitato da Feyikemi Akin-Bankole e Simi Badiru, il podcast offre commenti su argomenti di tendenza della cultura pop e opinioni informate su come questi argomenti influenzino i nigeriani di tutti i giorni.
Passando al Sud Africa, ecco “After School Is After School with Sis GU“, creato da Gugulethu Nyatsumba, che mira a parlare in modo più aperto e onesto della quotidianità di Gugulethu. Cerca costantemente di promuovere una connessione con il pubblico, condividendo lezioni di vita e stimolando la crescita emotiva.
Sudafricano è anche il podcast “The Journey Kwantu” , condotto da Vusumzi Ngxande, che esplora e mette in discussione questioni relative alla spiritualità e all’identità africane. In ogni episodio, Vusumzi tiene una conversazione con un ospite per approfondire le questioni più complesse intorno alle credenze africane.
Rimaniamo in Sudafrica con “Wisdom & Wellness with Mpoomy Ledwaba“, ospitato dal creatore di contenuti Mpoomy Ledwaba: mira a favorire le connessioni con i suoi ospiti e ispirare il suo pubblico attraverso conversazioni che spaziano da lezioni di vita a viaggi individuali.
Ultimo di questa lista è “Convos & Cocktails with Lesego Tlhabi“, podcast sudafricano ospitato dall’importante autore satirico sudafricano, meglio conosciuto per il suo personaggio Coconut Kelz e per la volontà di stabilire connessioni e conversazioni tra donne utilizzando parole dirette e sincere.
Vi abbiamo incuriosito con queste anteprime? Sono tante le novità e tanti gli argomenti proposti, ed è sicuramente possibile trovare spunti di riflessione e di confronto!