Spotify acquisisce Kinzen
Continua il lavoro di Spotify per garantire ai propri utenti sicurezza e protezione
Spotify sta lavorando seriamente per garantire, sulla sua piattaforma, un’ulteriore ottimizzazione dei podcast, alla quale si era applicata già da tempo.
Per raggiungere questo scopo, è stata annunciata una nuova acquisizione, dopo quella di Podsights della quale avevamo precedentemente accennato, per assicurare ai propri utenti una protezione delle community online dai contenuti considerati pericolosi.
Si tratta, nello specifico, di Kinzen, una società irlandese che dal 2020 lavora in collaborazione con Spotify per questo scopo.
Qualche informazione su Kinzen
Kinzen è stata fondata nel 2017 da Áine Kerr, Mark Little e Paul Watson, con la missione di proteggere e preservare le conversazioni pubbliche da disinformazione pericolosa e contenuti dannosi, che in passato aveva afflitto anche la piattaforma di streaming musicale.
Con questa acquisizione, dunque, Spotify dovrebbe riuscire a garantire ancora più sicurezza a tutti i suoi utenti, grazie a competenze che confermeranno un elevato livello di sicurezza in ambito audio e in ambito podcast, con una copertura di diverse lingue e dialetti, andando a miscelare machine learning e know-how.
L’aspetto delle lingue è molto importante perché spesso chi non è madrelingua fatica a riconoscere alcune sottili sfumature, e non riesce a far fronte ad alcune problematiche che potrebbero verificarsi, anche pensando ad informazione e sicurezza.
La community ora dovrebbe possedere tutti gli strumenti necessari a garantire un livello massimo di sicurezza ai suoi utenti, che potranno navigare all’interno della community senza pericoli.
Ma non è tutto, sapevi che Spotify sta investendo anche negli audiolibri?