Nuove proposte da Spotify per i creator
In arrivo nuovi strumenti proposti da Spotify pensati per rendere il podcasting accessibile a tutti
Dopo un seppur breve periodo di silenzio, Spotify torna a far parlare di sé, elencando una serie di provvedimenti positivi presi per semplificare la vita dei podcaster.
Spotify for Podcasters: di cosa si tratta?
Forse non tutti se ne sono accorti, immaginiamo che gli addetti ai lavori lo sappiano già, ma è stato lanciato Spotify for Podcasters, una sorta di sportello unico che riesce a raccogliere in un’unica piattaforma tutti gli strumenti e le funzionalità di podcasting offerti dalla piattaforma.
In passato, l’intenzione di rendere la sua offerta più user-friendly si era manifestata con l’acquisto della piattaforma di hosting Anchor e ad essa erano seguite altre acquisizioni per offrire agli utenti un’esperienza il più possibile variegata ma, forse, a tratti sconnessa per i creator, come ha ammesso la stessa Maya Prohovnik, responsabile dei prodotti podcast dell’azienda.
Ciò accadeva perché i creatori che entravano in Spotify dovevano creare e caricare i loro episodi con uno strumento, monetizzarlo con un altro e tenere traccia dei propri dati con un terzo. Alla fine, questa serie di operazioni poteva, giustamente, rivelarsi troppo elaborata o comunque complessa, con il rischio di perdersi qualcosa per strada.
I vantaggi di Spotify for Podcasters
Spotify for Podcasters dovrebbe arrivare in soccorso dei creator per semplificare loro la vita, senza ovviamente variare i vantaggi di cui potevano beneficiare già in precedenza, come hosting gratuito e facile distribuzione ovunque. A ciò, anzi, si aggiungono migliore accesso a elementi chiave come crescita e scoperta del pubblico, monetizzazione e interazione con i fan.
Andando più nello specifico, tra le risorse gratuite aggiunte ci sono anche funzionalità interattive come domande e risposte, sondaggi e analisi avanzate per monitorare la crescita di uno spettacolo, inclusi i numeri di streaming e i dati demografici del pubblico.
È stato inoltre rinnovato il feed domestico, con l’obiettivo di incoraggiare la scoperta e la crescita del pubblico. Il nuovo feed includerà infatti anteprime dei podcast e momenti salienti degli spettacoli, poiché è molto più visivo e di facile intuizione.
I creator adesso possono anche segmentare ogni episodio in capitoli con timestamp che permettono agli ascoltatori di sfogliare un episodio per argomento o sezione.
In aumento anche gli Spotify Labs a disposizione dei creator
Per offrire punti di incontro ai propri creator, la società ha annunciato l’incremento di Spotify Labs, già presenti in alcune città come Los Angeles, Londra, New York e Stoccolma, ma che verranno incrementati con altre sedi nei prossimi mesi.
Si tratterà di spazi di confronto e scambio ma anche di luoghi dove reperire servizi, tra i quali: registrare negli studi di Spotify, mettersi in contatto con gli esperti dell’azienda e con altri podcaster e artisti sulla piattaforma.
Prohovnik è convinta che queste nuove proposte avvicineranno ulteriormente utenti ai podcast e alla piattaforma, specialmente nei mercati emergenti come Medio Oriente e Sud-Est Asiatico, sia in termini di creazione sia di consumo.
Ciò si sta già verificando, dal momento che le ore di podcast in streaming su Spotify sono aumentate di oltre il 190% su base annua nel 2022 e la piattaforma si sta attrezzando per rendere il podcasting di facile reperibilità e utilizzo per tutti.
Chiunque lo desideri, nella politica di Spotify, deve sentirsi libero di ascoltare, creare e monetizzare.
Per questo motivo, la società si sta muovendo in due diverse direzioni, destinate comunque ad incrociarsi: implementare l’accesso a tutte le diverse funzionalità per tutti i creator, non solo quelli che sono ospitati su Spotify, e creare più soluzioni per la crescita e la scoperta del pubblico.