KidsPod, l’app di podcast per bambini
KidsPod Co. ha presentato la sua nuovissima app dedicata alla fascia di età 3-13 anni
I bambini, si sa, tendono ad imitare gli adulti che li circondano, anche e soprattutto quando si tratta di tecnologia.
Spesso, però il rischio è che, scorrendo i dispositivi di mamma e papà, possano trovare argomenti, chat o app non adatti alla loro età.
KidsPod, la prima app di podcast dedicata ai bambini
Per questo motivo, l’annuncio da parte della start-up tecnologica KidsPod Co. piacerà molto ai genitori di bambini al di sotto dei 13 anni. È stata infatti appena lanciata l’app mobile KidsPod, piattaforma di podcast che promette di rivoluzionare l’ascolto per i bambini dai 3 ai 13 anni negli Stati Uniti.
Insomma, non solo la Gen Z, come spesso abbiamo avuto modo di scrivere, è al centro dei trend del momento: ora anche i più piccoli possono vantare un punto di riferimento e sentirsi, così, più grandi e importanti. La nuovissima applicazione è stata progettata in collaborazione con l’esperto di tecnologia per bambini Dubit Limited, e contiene già oltre trecento podcast per bambini capaci di coinvolgerli in modo visivo, intuitivo e sicuro.
Ma si sentiva davvero l’esigenza di una app per bambini? A quanto pare sì, come ha confermato anche Jessica Ray, CEO e co-fondatrice, la quale ha spiegato che KidsPod si pone la missione di collegare le famiglie di tutto il mondo al potere dell’audio. Considerando che i bambini tendono ad imparare maggiormente ascoltando, più che leggendo, e tenendo presente che i podcast proposti sono educativi e formativi, questa app può costituire un valido supporto per gli ascoltatori in fascia di età 3-13 anni.
Tempo di qualità davanti allo schermo
Se qualcuno storce il naso e pensa che si tratti di un ulteriore espediente per alienizzare i bambini e tenerli più a lungo attaccati ad uno schermo, i creatori di KidsPod tranquillizzano i genitori affermando che, al contrario, il tempo sarà ridotto e, in ogni caso, più costruttivo e partecipativo.
KidsPod si presenta in diverse opzioni: la versione gratuita include l’ascolto illimitato di ogni spettacolo sull’app e segue l’impegno dei fondatori di mantenere i podcast per bambini aperti e disponibili a tutti. La versione a pagamento (4.99 dollari al mese o 34.99 all’anno) sblocca funzionalità di ascolto aggiuntive come profili utente individuali, una libreria di preferiti, ascolto offline, creazione di playlist e una delle loro funzionalità più innovative: un libro da colorare in-app.
Rachel Lacy, co-fondatrice e responsabile dei contenuti, ha voluto aggiungere che i bambini, esattamente come gli adulti, sono multitasking quando ascoltano, perciò si pongono davanti al dispositivo in maniera dinamica e attiva. Per stuzzicare la loro curiosità, dunque, i creator stanno portando nell’app ciò che finora era possibile solo dai siti web, con il vantaggio che accedendovi non esiste il pericolo di incappare in finestre non appropriate.
I più piccoli possono continuare le loro attività ascoltando i loro podcast preferiti senza più il controllo dei genitori, diventando così indipendenti e capaci di fare scelte e dare sfogo ai propri gusti. Quasi contemporaneamente è scattato anche il pensiero al potenziale che porta con sé la pubblicità. Anche in questo caso, se mirata, può portare i podcaster a monetizzare e ad esplorare un ulteriore mercato finora trascurato.
Ed è solo l’inizio!