L’importanza del moderatore nelle stanze di Clubhouse

Una volta entrati in Clubhouse, riuscire a capire come utilizzarlo dovrebbe essere semplice, ma noi vogliamo darvi comunque alcune dritte.
Trattandosi di un social network, è indispensabile che ogni stanza creata, all’interno della quale avvengono discussioni, abbia il suo moderatore. Il suo ruolo primario è quello, evidente, di monitorare sia gli invitati sia i loro interventi vocali.

Come accade, ad esempio, su Whatsapp, che chi crea un nuovo gruppo ne è di conseguenza anche l’amministratore, in Clubhouse chi avvia una stanza ne è anche il diretto moderatore. Ciò significa che il moderatore deve saper gestire la conversazione nella room da lui aperta, invitare altri utenti a partecipare, anche perché sarebbe brutto avviare una conversazione senza avere chi ascolta, ma anche togliere eventualmente la parola agli invitati, nel caso fosse necessario. Gli invitati possono essere speaker, ovvero con la facoltà di parlare, abilitazione che viene ricevuta direttamente dal moderatore nel momento in cui crea la stanza, oppure ascoltatori, che, invece, partecipano muti alla conversazione ma possono chiedere la parola.

Considerando questa gerarchia, ci si aspetta che il moderatore sia un punto di riferimento su tutti gli altri, capace quindi non solo di avviare una conversazione ma anche di guidarla, per portare il discorso verso confini accattivanti ed interessanti per chi la sta seguendo. In altre parole, è un leader e da lui dipende buona parte della riuscita della conversazione. Ovviamente più i partecipanti hanno cose da dire, più la stanza si arricchisce di contenuti e di persone, ma essendo lo stesso moderatore a decidere chi avrà l’accesso, si capisce quanto peso è in grado di esercitare.

Niente panico però, e niente ansia da prestazione! Diventare un buon moderatore è possibile, e anche facile, basta seguire alcuni step basilari, magari prendendo esempio da coloro che già ricoprono questo ruolo in Clubhouse.

Chi ben comincia è a metà dell’opera


Cosa molto importante è cominciare bene, cercando di andare sul sicuro scegliendo accuratamente chi ammettere nella stanza, soprattutto gli speaker, ovvero coloro che potranno prendere la parola liberamente durante la conversazione. Non devono essere solo personaggi affidabili, ma anche in grado di creare un dibattito avvincente, capace di attirare l’attenzione e spingere anche gli ascoltatori ad intervenire. Questo può accadere se si tratta di speaker dalla forte personalità e, questo sarebbe il top, con punti di vista diversi, quindi in grado di stimolare tutte le sfaccettature della discussione, e coinvolgere tutti i partecipanti presenti.


Al contrario, una conversazione nella quale tutti la pensano allo stesso modo rischia di risultare piatta e finire prima ancora di cominciare. Per questo, gran merito della sua buona riuscita va proprio al moderatore, per le sue scelte e per la sua maestria nel dare a tutti il giusto spazio e non permettere che la conversazione degeneri. Vita dura dunque? Se si vuole essere un moderatore di buon livello sicuramene sì.

In ogni caso, è a discrezione sua optare per una discussione animata, affollata o intima. Non è detto, infatti, che le migliori conversazioni avvengano con una partecipazione “di massa”, dipende solo dalle preferenze di chi partecipa e dagli argomenti affrontati. Ma, e questo si impara strada facendo, ogni moderatore impara a avere un suo stile e a seguire un modus operandi. Il successo dipende proprio da quanto si senta a suo agio nel suo ruolo, poiché da questo dipende anche la sua credibilità.

Parola d’ordine su Clubhouse: empatia


Il moderatore non deve dimostrarsi disinteressato, poiché speaker e ascoltatori vanno coccolati e seguiti secondo la loro indole: ad esempio, non sempre gli speaker amano fare monologhi lunghi, ma, al contrario, tendono ad andare subito al nocciolo della questione, per poi cercare il confronto diretto con gli altri speaker e con gli ascoltatori. Il moderatore, però, essendo colui che sceglie i partecipanti, dovrebbe sapere come trattarli e come gestirli, dando la possibilità ad ognuno di loro di esprimere al meglio le sue peculiarità. Tanto spazio, ma mai troppo, ai loquaci, e maggiori attenzioni a quelli più riservati, ma che hanno cose interessanti da dire. Anche in questo caso, la verità sta nel mezzo: mai permettere agli amanti dei monologhi di diventare logorroici, e mai far rispondere a monosillabi. In questo caso, occorre porre domande dirette, per fare in modo che la conversazione si trasformi in uno scambio interessante e, nei casi migliori, incalzante.


Il moderatore non deve però dimenticarsi degli ascoltatori, che, infatti, se da una parte sono presenti nelle stanze soprattutto per ascoltare, dall’altra amano essere coinvolti ed interpellati. Come? Dando loro spazio quando pongono domande durante la conversazione, o semplicemente offrendo la possibilità di intervenire per esprimere la propria opinione. Ovviamente, un buon moderatore è in grado di capire da chi possono arrivare le domande e gli interventi migliori, e più sono pertinenti, più la discussione si alza di livello.

E, altra cosa importante, il moderatore ha la facoltà anche di rifiutarsi di dare la parola a tutti. Le motivazioni possono essere molteplici: lasciare più spazio agli speaker, oppure mantenere la conversazione verso una certa direzione, se sta diventando interessante e sta ricevendo particolari consensi. Qualsiasi motivazione è lecita, alla fine è sempre il moderatore che decide, e in ogni caso le sue scelte vanno a favore della discussione da lui aperta. Ma mai senza perdere di vista l’esperienza del pubblico, grazie al quale una conversazione può avere successo o no.

Per poter fare tutto ciò, ovvero dare la parola, rispondere alle domande, ma anche rifiutare richieste di intervento o espellere qualcuno dalla stanza, il moderatore è in possesso di comandi dedicati. Altre azioni possibili sono disattivare o rimuovere gli altoparlanti, anche momentaneamente. Si tratta di strumenti indispensabili e tutti legittimi che possono rivelarsi utili al fine di dare lo spazio giusto a chi ha qualcosa da dire e di, al contrario, togliere la parola a chi non offre interventi costruttivi.


In fondo, il bello di Clubhouse è proprio offrire ai suoi utenti argomenti interessanti con la partecipazione di personaggi specializzati, quando non succede è bene che il moderatore intervenga ad hoc.