Il Pod: ecco i vincitori
Si è conclusa domenica 11 giugno la seconda edizione de Il Pod – Italian Podcast Award
La seconda edizione de Il Pod – Italian Podcast Award si è appena conclusa e noi vogliamo tirare le somme di questo evento durato tre giorni, dal 9 all’11 giugno, presso il teatro Carcano di Milano, come avevamo già anticipato in un nostro precedente articolo. Mauro Gangitano, Andrea Colamedici, gli organizzatori, e Fabio Ragazzo, direttore artistico, hanno registrato un’entusiasta e massiccia partecipazione, e premiato tutti i meritevoli delle sedici categorie in gara.
Il vincitore del Podcast dell’anno è Stefano Nazzi
Il clou è stato, ovviamente, la premiazione del Podcast dell’anno, assegnato a Stefano Nazzi con il suo Indagini, una serie di cronaca nera e giudiziaria seguitissima, poiché tratta principalmente i casi che maggiormente hanno segnato e sconvolto il Paese negli ultimi decenni. Ci sono tutti: l’omicidio di Chiara Poggi, la morte di Sarah Scazzi, i delitti della banda della Uno Bianca, ma anche la vicenda terribile di Erika e Omar, e l’assassinio di Elisa Claps, giusto per fare alcuni nomi.
Non si tratta di accontentare il voyerismo che spesso si scatena attorno a queste vicende, bensì di andare a fondo attraverso una narrazione completa, ma al contempo semplice, delle vicende giudiziarie, tenendo dunque presente il lavoro degli inquirenti e la consapevolezza di quanto clamore questi fatti abbiano scatenato sulla società e sui media.
Il valore aggiunto di questa serie è la completa assenza di elementi macabri e morbosi, che spesso accompagnano un certo tipo di narrazione.
Un caso di cronaca nera è al centro anche del premio Podcast Indie, assegnato a Rumore, produzione indipendente di Francesca Zanni in collaborazione con Enrico Bergianti che, in sei puntate, racconta la storia di Federico Aldovrandi, morto a Ferrara il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia. Benchè si tratti di un fatto chiuso dal punto di vista giuridico, con la condanna di quattro poliziotti, esistono ancora punti oscuri che emergono nel podcast, raccontati grazie alla testimonianza di familiari e amici della vittima.
Il Miglior Podcast votato dal pubblico, premio sostenuto da Amazon Music, è stato consegnato a Tintoria, di Stefano Rapone e Daniele Tinti, stand up comedy registrata dal vivo con ospiti sempre diversi che ha ottenuto quasi 70 mila voti.
gli altri premi de il pod
Tra gli altri premi, citiamo Il sesso degli altri, podcast di Valeria Montebello vincitore della categoria Benessere, meritevole di esplorare desideri, confessioni e quotidianità attorno al sesso.
Nella categoria Branded ha vinto invece Respiro, di Roberta Lippi e Terre des Hommes, realizzato per supportare l’omonimo progetto per l’assistenza psicologica, legale ed economica degli orfani di femminicidio.
Per Business, trionfo di Mele Marce di Raffaele Coriglione e Riccardo Haupt, per come tratta argomenti complessi come economia, marketing, finanza e tecnologia.
Luca Bizzarri si è imposto nella categoria Comedy con Non hanno un amico, mentre in Cultura ha vinto La bomba, di Alvise Armellini e Iacopo Scaramuzzi, sei puntate che esplorano lo scandalo della pedofilia nel mondo.
Altri vincitori sono stati: Storia del mio nome di Sabrina Efionayi, podcast contro le discriminazioni nella categoria Diversity; Io ero il Milanese di Mauro Pescio in Documentari; C’è vita nel Grande Nulla Agricolo? di Johnny Faina in Fiction e In Antartide di Andrea Bettini, racconto della spedizione italiana nel paese più remoto della terra per la categoria Green.
Per i neofiti dei podcast ci sono dunque molti spunti, poiché si tratta di contenuti davvero di qualità e in grado di soddisfare le esigenze e i palati più raffinati. Per coloro che, invece, vivono già quotidianamente di podcast, ecco una domanda: voi quali preferite? Siete d’accordo con le scelte della giuria?