iHeartMedia e Cumulus: investimenti in arrivo per i podcast
Le due radio commerciali più popolari negli Stati Uniti non si lasciano perdere l’occasione e tengono d’occhio il mondo dei podcast
Gli investimenti relativi al mercato dei podcast continuano, segnale che il settore ha intenzione di affermarsi come assoluto protagonista di questo 2023.
È la volta di iHeartMedia e Cumulus Media, che oltreoceano sono le radio commerciali più popolari e, quindi, lungimiranti su ciò che sarà più di tendenza in futuro. Non si tratta, però, di una partnership, poiché le due aziende stanno procedendo seguendo binari paralleli.
I dati resi noti e analizzati da iHeartMedia
Jenn Powers, Vice Presidente delle comunicazioni di iHeartMedia, ha appena distribuito una documentazione alla stampa radiofonica specializzata.
Basandosi sui dati raccolti da Share of Ear, studio pubblicato da Edison Research, di cui avevamo scritto in un nostro articolo qualche mese fa, Powers ha affermato che la portata quotidiana dei podcast sta accelerando in ogni fascia d’età, arrivando a raggiungere il 43% delle persone nella fascia demografica 25-34 anni.
Ad aumentare non è solo il numero di ascoltatori, che comunque rappresenta un dato importante, poiché da questa ricerca si evince che cresce anche il tempo trascorso ad ascoltare podcast, che passa da 26 a 57 minuti al giorno, come confermano anche i risultati provenienti da eMarteter. Trattandosi di una emittente radio, iHeartMedia si è soffermata su un raffronto tra ascolto di radio e ascolto di podcast, che si distingue poiché la prima viene fruita specialmente fuori casa, mentre i secondi soprattutto tra le mura domestiche, come confermano le ricerche di Nielsen ed Edison.
Sempre da Edison Research arrivano altri due dati, che riguardano gli ascoltatori settimanali di podcast, che arrivando a 89 milioni superano di gran lunga quelli di Netflix, 67 milioni.
Questi dati si sono rivelatisi fondamentali per capire con quale pubblico si sta interagendo, e, in generale, sembra che gli americani stiano dedicando più tempo ai podcast a discapito del tempo trascorso con lo streaming video, la musica in streaming e i social media, trend confermato anche da un sondaggio condotto da Critical Mass Media.
Ovviamente è un’ottima notizia, ora si attenderanno i dati relativi all’introduzione dei video podcast, argomento spinoso per alcuni addetti ai lavori ma che stanno facendosi largo, ad esempio, su YouTube, canale che da poco ha aperto a questo innovativo settore, e non poteva essere altrimenti.
I numeri studiati e approfonditi da Cumulus Media
Dal canto suo, Cumulus Media, citando a sua volta i dati riportati da Edison Research e Nielsen Scarborough, ha affermato che oltre la metà di tutto il tempo trascorso all’ascolto di talk ora avviene tramite podcast, raddoppiando le sue cifre in cinque anni.
Per adesso, come ha specificato Nielsen, l’età media del pubblico sembra essersi assestata sui 34 anni, ma si prevede una crescita, poiché quello degli over è per ora un’audience inesplorata ma che potrebbe in futuro portare ad una considerevole fetta di ascoltatori in più.
I fruitori di podcast, comunque, amano i contenuti audio, perciò l’aumento di pubblico non riguarda necessariamente l’avvento dei video podcast. Ascoltare senza doversi soffermare sulla parte video, infatti, permette di accedervi in maniera più dinamica e fluida, senza interrompere ciò che si stava facendo, e ciò permette di stare connessi anche sei ore al giorno, tempo che è aumentato addirittura del 38% rispetto all’americano medio.
Cumulus ha voluto soffermarsi sull’importanza dei mercati più piccoli, dall’enorme potenziale e non ancora esplorati a dovere. Questa potrebbe essere indubbiamente una risorsa per il prossimo futuro.
Ne saranno consapevoli le maggiori piattaforme? Riferendoci a loro, Spotify è ad oggi la prima per ascolto di podcast, YouTube in crescita al secondo posto e Apple al terzo. Staremo a vedere cosa accadrà prossimamente.