Senti chi parla: Giada Bonanomi
Una nuova leva del doppiaggio che ha nel su carnet già tante esperienze, molte legate al mondo dei cartoni animati!
A volte si nasce con una passione e, grazie a circostanze favorevoli, si riesce non solo a portarla avanti, ma a farne addirittura una professione.
È quello che è successo a Giada Bonanomi, doppiatrice dalla voce fresca e solare, che fin da bambina amava la lettura a voce alta tanto che, quando ancora non sapeva leggere, apriva un libro e improvvisava, o si faceva suggerire dalla mamma.
E proprio da sua madre è arrivata la prima occasione di doppiaggio “serio”, quando Giada aveva 11 anni ed è stata proposta per doppiare una bambina in una pubblicità.
Ebbene, è stata una folgorazione, un amore a prima vista che continua tuttora, con una serie di doppiaggi sempre più assidui.
Ciò che, però, l’ha portata a farne una professione è stato lo studio, iniziato dopo la prima esperienza, con corsi di dizione e recitazione, perché anche per lei, come per molti dei suoi colleghi, è indispensabile per essere doppiatori credibili e bravi.
Generalmente, Giada Bonanomi è più conosciuta dal pubblico dei piccini, poiché la sua specialità rimangono, per ora, i cartoni animati, forse per la sua giovane età ma, anche, per la voce frizzante e allegra. Proprio ad un cartone animato deve la sua esperienza più particolare, ovvero una puntata musical del cartone Sparisci unicorno. Oltre al divertimento del canto, non proprio il suo canto, Giada ha aggiunto le lezioni prese da un maestro, che le ha permesso non solo di essere intonata, ma anche di fare bella figura assecondando le velleità canore del suo personaggio.
Ad un personaggio dei cartoni animati, e precisamente Lynn Loud di A casa dei Loud, è legata la sua esperienza più bella, perché ha avuto modo di dare la voce a qualcuno di completamente diverso da lei, perciò stimolante e in grado di insegnarle qualcosa di nuovo.
Ascoltando le parole di Giada, appare chiaro che la voglia di imparare e mettersi sempre in gioco rappresenta un valore aggiunto per il suo lavoro, non solo come opportunità ma anche come evoluzione di sé e dei personaggi che interpreta.
Va bene improvvisare, ma dietro ci devono essere sempre preparazione e professionalità.
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