Dati Spotify in aumento nel secondo trimestre 2022
per spotify Continua la concorrenza con Amazon Music e Apple Music, non solo per i podcast proposti ma anche per i servizi offerti agli utenti.
Spotify conferma il suo andamento positivo anche nel secondo trimestre 2022, con un aumento costante dei suoi abbonati premium, che ora sono ben 188 milioni nel secondo trimestre, mentre i suoi utenti attivi mensili (MAU) ora si attestano a 433 milioni.
Confrontando questi dati in percentuale, si tratta rispettivamente di un incremento del 14% e del 19%, pari a 182 e 422 milioni dello scorso trimestre. La società afferma che la sua crescita in MAU è stata la più grande mai registrata in un secondo trimestre, superando quindi sé stessa.
Si tratta di una buona notizia per i vertici della piattaforma perché i podcast sembravano invece aver subito un arresto, seppur lieve. A questo proposito, “Reply All“, uno dei podcast più importanti e seguiti in tema internet e vita moderna, ha trasmesso il suo episodio finale dopo che i conduttori Alex Goldman ed Emmanuel Dzotsi hanno deciso di lasciare la società di produzione Gimlet.
Altro abbandono illustre era stato quello degli Obama, che, dopo l’accordo firmato nel 2019 con Spotify per un podcast di alto profilo, avevano deciso nei mesi scorsi di non continuare la collaborazione, per poi accordarsi con la piattaforma di podcasting rivale Audible.
Ciononostante, Spotify continua ad essere un colosso in quanto a podcasting, grazie a “The Joe Rogan Experience” , il podcast su Joe Rogan, e successi più recenti come “Breaking Bread”, il podcast che tratta delle novità del momento in America, con un numero di podcast disponibili che continua ad aumentare.
I PROGETTI IN CORSO
La prossima sfida è quella degli audiolibri, considerati come la maggiore fonte di crescita per il prossimo futuro. In questa ottica, è stato portato a termine l’acquisto della piattaforma di audiolibri Findaway l’anno scorso, con la benedizione del CEO di Spotify Daniel Ek, convinto che gli audiolibri rappresentino un’enorme opportunità per l’azienda.
Dopo le novità già conosciute come i video podcast sulla piattaforma, c’è ancora attesa per il rilascio di Spotify HiFi, un nuovo livello di abbonamento di qualità superiore annunciato più di un anno fa nel febbraio 2021.
Questo livello avrebbe l’obiettivo di offrire flussi musicali di qualità CD senza perdita di dati, simile a quanto accade già per gli utenti di Apple Music e Amazon Music, ma ad oggi, nonostante sembrava che il lancio dovesse arrivare entro la fine del 2021, non se ne hanno notizie. E nessuno è in grado di spiegare la causa di questo ritardo.
I numeri, comunque, continuano ad essere favorevoli a Spotify, anche se mancano dati relativi ai maggiori suoi rivali, soprattutto in Occidente. Gli ultimi dati relativi ai servizi di streaming musicale di Apple e Amazon compilati da Music Ally risalgono a un paio di anni fa, ma nel 2019 Apple Music aveva circa 60 milioni di abbonati paganti, mentre nel 2020 Amazon Music ne aveva 55 milioni.
Vedremo chi la spunterà, e chi dimostrerà di essere più sul pezzo!