CTV e podcasting: il loro futuro è insieme
Prima del podcasting, solo la tv aveva avuto un impatto così forte sul pubblico, e ovviamente nemmeno ora ha perso il suo appeal. A quanto pare, inoltre, l’avvento dei podcast non sta offuscandone l’importanza, ma, anzi, sta dimostrando che i due mezzi possono lavorare a stretto contatto, senza intralciarsi.
In particolare, Cintia Gabilan, VP, Media Center di IAB, vede l’intersezione tra Connected TV e podcasting come una delle frontiere più dinamiche dei media digitali, promettendo modi innovativi per gli inserzionisti di interagire con il pubblico.
Con l’espansione del consumo e della portata, il potenziale di collaborazione tra queste due piattaforme è ricco di opportunità, in particolare quando entrano in gioco l’intelligenza artificiale e l’ottimizzazione dei media.
Come far interagire Podcasting e Connected TV
Gabilan, prevede che il business della Connected TV sia destinato a crescere fino a 23 miliardi di dollari quest’anno, suggellando un ulteriore passo avanti dai 20 miliardi raggiunti l’anno scorso.
Questa considerevole crescita deriva dall’ulteriore aumento dell’adozione di piattaforme di streaming e dalla popolarità del podcasting, che porta ben 135 milioni di persone sintonizzarsi mensilmente negli Stati Uniti.
Cintia Gabilan, come VP del Media Center di IAB, è sempre sul pezzo quando si tratta di ciò che accade nel settore, a cominciare da video digitale, CTV, audio, podcasting e digital out of home. Si occupa di iniziative chiave, tra cui l’accelerazione dell’adozione di piattaforme di streaming e la promozione della diversità e dell’inclusività nel mondo dei podcast.
Quest’ultimo è ormai un mezzo di comunicazione di massa, pertanto necessita di dare garanzie relative alla capacità di misurazione e alle pratiche sicure per la privacy e i marchi.
La strada, però, non è così semplice e scorrevole, poiché la frammentazione del pubblico sta portando a complessità nel targeting e, di conseguenza, nell’acquisto.
Senza dimenticare le normative sulla privacy come GDPR, CCPA e potenziali nuove legislazioni, nonché le frodi pubblicitarie per garantire la sicurezza del marchio.