Cesena EduAction, un progetto podcasting di giovani per i giovani
Cesena fa parte, insieme ad altre quattro città universitarie italiane, di un progetto di radio e podcast per far conoscere i pensieri e le opinion dei centennials
Nuove generazioni nell’occhio del ciclone? Si, ma questa volta si tratta di un ciclone “buono”, che vuole mettere in luce le caratteristiche degli appartenenti alla fascia di età 18-28 anni abbandonando stereotipi e pregiudizi.
Questo è l’obiettivo di cinque radio digitali, che hanno deciso di lavorare insieme a un progetto innovativo e dinamico, come solo i giovani sanno fare.
Il progetto Cesena EduAction
L’attenzione è rivolta, in questo caso, a Cesena EduAction, un prodotto Ang inRadio, la radio digitale di Ang, Agenzia Nazionale per i Giovani, attorno a cui gravitano una dozzina di ragazzi dai 18 a 28 anni che si sono formati partendo dalle attività di UniRadio, un punto di riferimento e di aggregazione per il mondo studentesco universitario.
L’idea di avvicinarsi alla radio e al podcasting come strumento di comunicazione è nata dal desiderio di allontanarsi dalla schiavitù dell’immagine e del mostrarsi sempre e comunque.
La radio, e l’ascolto profondo e attento che implica, pare abbia aiutato i ragazzi che hanno partecipato al progetto non solo dal punto di vista tecnico della messa in onda, ma anche per scoprire ricchezze umane fino ad ora ignorate.
Il progetto è stato avviato ed ora coinvolgerà, in una rete di scambio molto interessante, i coetanei che hanno deciso di intraprendere la medesima esperienza nelle città di Pisa, Bolzano, Bologna e Torino. Ad accomunare questi progetti di radio e podcasting c’è la voglia di cambiare la visione, e quindi la narrazione, che la società ancora oggi ha nei confronti della loro generazione.
La parola ai centennials
Il materiale al quale poter attingere è già ben nutrito, poiché vanta oltre 15 eventi organizzati in cinque territori, 150 podcast di qualità e 1.500 giovani raggiunti.
Questa iniziativa verrà presentata venerdì prossimo al Campus universitario della città romagnola, presso l’ex zuccherificio e avrà quindi come ambizioso obiettivo quello di illustrare i temi prioritari che accomunano i centennials, senza alcun limite dal punto di vista generazionale.
I partecipanti sono più di 50 giovani che per 11 mesi lavoreranno per le cinque antenne che fanno capo a Ang InRadio con lo scopo di indagare e mettere a nudo pensieri, necessità e priorità di giovani e giovanissimi.
Si tratta sicuramente di una generazione che ha bisogno di essere ascoltata e di qualcuno che le dia voce, soprattutto se, come accade, non si sente rappresentata dal punto di vista sociale e politico in primis, ma anche dalle istituzioni e dal mondo dell’educazione, del quale fanno parte.
E se nemmeno i media sono stati capaci di rimandare un profilo veritiero dei centennials, allora hanno pensato loro stessi di farlo, trovando il mezzo di comunicazione più adatto e più contemporaneo.
Il podcast, infatti, è sicuramente lo strumento che più di tutti permette di entrare in empatia con gli ascoltatori, creando un rapporto di fiducia e di reciproca comprensione, in un’ottica di interazione e di comunicazione in tempo reale che i giovani stanno dimostrando di apprezzare molto.
IL CONCEPT
Il progetto analizzerà le emergenze di una generazione che ha bisogno di essere ascoltata e di esprimere i suoi dubbi sul futuro, in un contesto non passivo ma partecipato e costruttivo, al fine di abbattere barriere che vedono i giovani sempre ai margini dell’azione, ma anche bersaglio insistente di luoghi comuni.
Solo creando un senso di appartenenza forte è possibile raggiungere l’obiettivo, partendo da un gruppo di coetanei che lavora e procede coeso, fino ad arrivare alle orecchie di chi ancora troppo spesso storce il naso e si limita a catalogare con superficialità pensieri che invece andrebbero ascoltati.
Che sia un primo passo per far sentire tutti al centro del dialogo e della società? Ascoltare per credere!