Tempi duri per TikTok?
Dopo l’annuncio di TikTok che ha affermato di rinunciare ai podcast a partire da quest’anno, ci sono altre novità che forse non fanno bene alla piattaforma.
Sembra, infatti, che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti abbia approvato un disegno di legge che costringerebbe la società cinese ByteDance a vendere TikTok o comunque a vietarle di operare negli Stati Uniti. Se passasse al Senato, ma ad oggi è una grande incognita, il panorama dei social media in USA verrebbe trasformato, ma ciò non influenzerebbe molto quello dei podcast.
L’importanza di TikTok per i podcaster
Occorre precisare, a questo punto, che sono pochi gli esempi di successo su TikTok e tra essi ci sono Call Her Daddy e The Really Good Podcast, pertanto la prospettiva di un divieto di TikTok e il modo in cui influisce sulla strategia di marketing non sarà una discussione da mettere all’ordine del giorno.
Alex Goldmark, produttore esecutivo di Planet Money, sostiene inoltre che sia molto difficile quantificare o misurare quali download siano causati da uno specifico post di TikTok.
Gary Arndt, un podcaster indipendente che conduce il programma storico di alto livello Everything Everywhere Daily, è riuscito a far sì che alcune delle sue spiegazioni su argomenti come la Piccola Era Glaciale e lo sviluppo della Route 66 siano raccolte dall’algoritmo di TikTok. Ma attraverso il suo tracker di link, può vedere che pochissimi di quegli spettatori si preoccupano effettivamente di fare clic fuori dalla piattaforma per ascoltare lo spettacolo.
Ma ci sono alcuni casi in cui TikTok può spostare l’ago della bilancia. Cristina Lumague, che conduce il programma true crime Espooky Tales e il podcast di storia latinoamericana Historias Unknown, ha accumulato 215.000 follower su TikTok e occasionalmente produce post che ottengono più di un milione di visualizzazioni. I download rimangono a livelli bassi, circa 2.000 a settimana, ma se un suo video diventa virale è in grado di triplicare, anche se temporaneamente, il numero dei suoi ascoltatori.
Ciò avviene perché il range dei suoi ascoltatori va dai 24 ai 30 anni, dunque molto giovani pertanto frequentatori di TikTok e in grado di reperire i propri contenuti preferiti usando la piattaforma.
Per questo, Lumague si è opposta al divieto, spinta dall’ulteriore motivazione secondo la quale Instagram non è un sostituto adeguato, poiché non è altrettanto casual e perché non è altrettanto efficace con i podcast.
A questo punto, vedremo come si evolverà la situazione.