Arianna Chieli conduce la nuova serie vodcast “Professione Creator”
Arianna Chieli è la conduttrice della nuova serie vodcast “Professione Creator” realizzata negli studios di Podcastory
Moda, beauty e lifestyle. Sono gli ambiti in cui Arianna Chieli, content creator e digital strategist, si muove meglio. Arianna Chieli si occupa di comunicazione digitale dal 2019, da quando ha iniziato a creare format social e televisivi, occupandosi di influencer marketing e brand journalism, ma non è nuova al mondo podcast: “Conversazioni sul Futuro” e “#SignoraMia” sono le serie pubblicate sul suo sito, mentre con Podcastory conduce “Professione Creator”.
Che differenza c’è tra un creator e un influencer? Quali abilità servono per trasformare una passione in un lavoro?
“Professione Creator” è il vodcast che racconta i “dietro le quinte” della creator economy attraverso la voce dei suoi protagonisti.
In ogni puntata, infatti, Arianna Chieli, dialoga con un diverso content creator, spaziando tra diversi ambiti, dal design alla moda, dal beauty al food, fino all’entertainment.
Tra le nuove professioni nell’ambito della comunicazione digitale, c’è quella del Creator. Di cosa si occupa nello specifico?
Un creator digitale è quella figura che crea dei contenuti per i suoi canali social, quindi Instagram, Tik Tok, YouTube. In alternativa, un creator digitale può anche creare dei contenuti per brand che decidono di sfruttare, in senso buono, la sua capacità, e talvolta anche la sua fanbase, per arrivare a veicolare un messaggio.
Quali competenze deve avere un digital creator?
Le competenze richieste per fare questo tipo di professione sono estremamente trasversali. Sicuramente devi avere una capacità narrativa, quindi uno storytelling efficace per raccontare delle storie che siano ingaggianti nei confronti della tua community. E poi esistono delle skill più specifiche, per esempio saper girare e montare dei video, saper fare delle buone fotografie, saper parlare davanti a una telecamera e, ovviamente, saper scrivere perché alla fine i post che scriviamo sono corredati da copy che devono essere scritti in buon italiano. Insomma, una serie di competenze che senza dubbio hanno molto a che vedere con la comunicazione.
Come sei arrivata a questa nuova professione?
Penso di essere una di quelle che in Italia l’ha proprio inventata questa professione. Prima lavoravo come giornalista per un noto quotidiano italiano e per l’online seguivo la moda, questo è stato l’inizio. Tuttavia, ho sempre avuto una grande passione per il digitale e, per questo motivo, in seguito ho anche aperto una web agency. Questo interesse per il mondo digitale, che ancora non era “social” ma era ancora agli inizi, in aggiunta alla necessità che ho sempre avuto e continuo ad avere di raccontare delle storie, mi ha portato a fare la Digital creator, un lavoro che prima non esisteva e che ci siamo inventati con i primi blog, fino ad arrivare ai social di oggi.
E invece, come sei arrivata a fare podcast?
Un po’ per caso, a dire la verità, perché il primo podcast che ho scritto e che è stato prodotto da una casa di produzione è stata una richiesta che mi è arrivata dall’esterno dopo che ho scritto un libro sull’influencer marketing. Ho voluto provare per capire com’era, e devo dire che questa cosa mi piace molto, ossia utilizzare la voce per raccontare in maniera diversa delle storie.
Quali sono le tematiche che ti appassionano di più nel produrre o nell’ascoltare un podcast?
Che cosa mi piace ascoltare? Sono pazza per il crime, mi piace tantissimo, però poi ascolto anche storie brevi che possono essermi utili quando non ho tempo di esplodere completamente un argomento perché mi consentono di avere un’overview attraverso l’ascolto. E poi mi piace ascoltare quelle tematiche di nicchie come, ad esempio, la moda sostenibile, ma anche il marketing e la comunicazione.
Quindi potrebbero essere tematiche di cui trattare in un prossimo podcast?
Chi lo sa? Sicuramente la moda è una grande passione che rimane il tema di cui parlo maggiormente sui miei social, per quanto non sia l’unica tematica da considerare, anche perché siamo in grande evoluzione. Forse ti direi anche che farei un podcast sul ballo… potresti darmi della pazza, ma forse no, è anche questa una nicchia!