Cina is on fire
La Cina non si smentisce mai e, anche quando si tratta di contenuti audio, si mostra all’avanguardia
Il mercato dei podcast, e più in generale dei contenuti audio, sta registrando in Cina una scia positiva che fa presagire una significativa crescita nei prossimi anni.
Le piattaforme, infatti, stanno lavorando per arricchire i propri contenuti ed espandere le loro applicazioni; inoltre c’è molto interesse intorno a questo settore, tanto da spingere i giovani a investire sulla formazione.
Piattaforme all’avanguardia in Cina
A supporto di ciò ci sono alcuni dati, forniti da Yu Jianjun, co-fondatore e CEO di Ximalaya, una delle più grandi piattaforme di condivisione audio della Cina, il quale ha dichiarato che durante il quarto trimestre del 2022 la società ha registrato i suoi primi profitti trimestrali da quando è stata fondata più di dieci anni fa.
Secondo Yu questa svolta è stata determinata da tre basilari fattori, riconducibili a chiare strategie di sviluppo e strutture organizzative, misure di riduzione dei costi in corso e la creazione di valore per gli utenti.
La società ha in programma di offrire a circa 10.000 host corsi di formazione, guida operativa e supporto al traffico dati. A rendere più efficace il supporto e a migliorare l’efficienza della creazione dei contenuti, sarà anche lo sfruttamento delle tecnologie digitali all’avanguardia, intelligenza artificiale e big data compresi.
I dati complessivi relativi al 2022 non sono ancora disponibili, ma si presume che le entrate dell’industria dell’audio online relative all’anno passato, dovrebbero raggiungere 4,5 miliardi di dollari, pari a una crescita del 41,8% su base annua, come ha affermato iiMedia Research, agenzia di data mining e analisi dei report dei dati. L’aumento di ascoltatori di podcast sarà, sempre secondo le ultime proiezioni, di 690 milioni rispetto ai 570 milioni del 2020.
Zhang Yi, CEO e analista principale di iiMedia Research, ha dichiarato che a fare da traino a questa tendenza sono soprattutto i più giovani che si collegano alle piattaforme per rimanere sempre aggiornati, fare amicizie e connettersi ai creator commentando quanto appena ascoltato. Inoltre, c’è una grande domanda da parte degli utenti, spinti dalla continua innovazione dei contenuti e dalla ricerca di alta qualità, per la quale sono disposti a pagare.
Tuttavia, pur rappresentando il 65,5% della quota di mercato nel segmento online nel 2022, non c’è solo Ximalaya. A seguire ci sono, infatti, Lizhi FM al 39,5% e Qingting FM al 35,8%.
Lizhi Inc è una società cinese di social e intrattenimento che sta premendo l’acceleratore sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei suoi prodotti audio interattivi, al fine di creare fonti di reddito e diversificare i metodi di monetizzazione. I ricavi dell’azienda sono stati pari a 2,19 miliardi di yuan nel 2022, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla spesa degli utenti per i suoi prodotti di intrattenimento audio, a un utile netto di 86,5 milioni di yuan lo scorso anno e a un rialzo dopo una perdita di 127, 3 milioni registrata nel 2021.
Una novità appena lanciata da Lizhi sulla sua app è un chatbot vocale chiamato Xiaozhi, che fornisce ai suoi utenti un’esperienza di chat vocale intelligente. Funziona in maniera piuttosto semplice: tramite l’elaborazione del linguaggio naturale e la tecnologia vocale intelligente, il chatbot è in grado di fornire feedback simili a quelli umani e generare risposte vocali basate su input sia vocali che testuali.
Le carte in regola per ampliare il proprio scenario e il proprio pubblico ci sono, poiché qualità e tecnologia rappresentano le attrattive più forti per gli utenti. Sappiamo inoltre che la Cina non sta mai un passo indietro ma, se possibile, un passo avanti, pertanto siamo sicuri che ne vedremo, e ne ascolteremo, delle belle!