Adobe Podcast, nuova proposta da Adobe
Adobe Podcast prende il posto di Project Shasta, progetto lanciato un anno fa
Un anno fa si chiamava Project Shasta, dal monte Shasta che si erige nella California settentrionale, dove ha origine Adobe, la società che lo aveva appena lanciato.
Si trattava di uno strumento audio messo a disposizione per la registrazione e la modifica di contenuti audio, come podcast o voci fuori campo. L’obiettivo era, per fare riferimento al monte da cui prende il nome, di dare voce a chi aveva storie da raccontare, e da gridare dalla cima della collina.
Project Shasta lascia il posto ad Adobe Podcast
A distanza di un anno, è stato deciso di ribattezzare il progetto in Adobe Podcast, ora in fase di beta testing gratuito per tutti gli utenti che possono accedervi.
Nonostante esistano già Riverside, ProTools, Audacity e GarageBand, già strumenti di editing audio, Adobe Podcast si distingue come il primo editor web a utilizzare l’intelligenza artificiale ed è ora gratuito, a differenza di tutti gli altri programmi esistenti.
L’AI, già utilizzata in altri programmi, come affermato in un nostro precedente articolo, serve per migliorare la qualità della voce e, come ha confermato anche Mark Webster, responsabile dei prodotti audio di Adobe, il progetto è stato avviato proprio per aiutare gli utenti a registrare e modificare facilmente l’audio.
Nello specifico, Adobe Podcast sfrutta piattaforme cloud basate sul Web come Google Chrome per creare e modificare registrazioni audio in un’interfaccia visiva senza bisogno di attrezzature professionali o altri strumenti avanzati.
Altra cosa importante è che è possibile accedere allo strumento senza alcun addebito.
Quali funzionalità offre Adobe Podcast
Vediamo insieme le funzionalità che Adobe Podcast è in grado di fornire:
Si inizia con i Filtri AI, ovvero un editing basato sulla trascrizione, che servono per migliorare il suono. Uno di questi filtri include Enhance Speech, in grado di pulire il rumore di fondo e dare l’impressione che la registrazione sia di qualità professionale.
Ci sono poi altri filtri che si occupano della rimozione di tutte le parole non necessarie, e il filtro audio 3D che riesce a rendere l’audio più coinvolgente.
Rimanendo sul miglioramento audio, Adobe Podcast presenta un’opzione di controllo del microfono che analizza la voce e suggerisce di migliorarla durante la registrazione. Il controllo del microfono funziona su tutti i contatori, anche quando si tratta di misurare la distanza dal microfono e ridurre il rumore di fondo per garantire che tutto sia pronto per registrare.
Il modello basato sulla trascrizione, invece, richiede a Google Chrome di registrare l’audio nei clip e Adobe Podcast trascrive automaticamente le registrazioni. Consente la registrazione remota, dove è possibile registrare condividendo un collegamento. Lo strumento lo sincronizza di nuovo nel cloud in alta qualità, anche quando la connessione Internet è debole.
Infine, la registrazione remota permette di registrare l’audio in clip e Adobe Podcast trascrive automaticamente le registrazioni. Si può registrare da qualsiasi luogo condividendo un collegamento.
Non male vero? Staremo a vedere!